Menopausa e omeopatia

Tra i mali del nostro tempo abbiamo scelto di annoverare anche la menopausa poiché, seppure costituisca da sempre un evento naturale nella vita della donna, essa oggi deve e vuole essere invece vissuta con minor disagio e minor rassegnazione. La donna moderna, infatti, non accetta più passivamente l'incedere degli anni che passano e, se sino a qualche decennio fa già i trent'anni decretavano l'inizio di un inesorabile processo di invecchiamento che vedeva la donna spesso completamente sfiorita al suo ingresso negli "anta" - oggi, i 40 e addirittura i 50 anni sanciscono invece l'inizio di una nuova giovinezza, una nuova ed entusiasmante tappa durante la quale la donna tende a sfoderare un fascino più consapevole e maturo, una "nuova" bellezza e sensualità. Tale esigenza, del tutto recente, ha sollecitato la nascita di una vera industria che ruota intorno a questo bisogno oggettivo e diffuso coinvolgendo un esercito di operatori ed esperti. Un crescente numero di Estetiste, Chirurghi estetici, Medici, Centri Benessere e Cosmetici mirati partecipano a questa fenomenica che, tuttavia, non sempre si rivela sufficiente ad esaurire l'imperante necessità di rimanere giovani ad ogni costo. Infatti, se i segni che il tempo tende ad imprimere sul corpo e sul viso possono essere in parte cancellati, le più profonde rughe della psiche e dell'anima a volte sembrano lasciare indelebili tracce. Il climaterio nel suo insieme e la menopausa in particolare, con il naturale processo di tipo fisiologico che li caratterizza, comportano di per sé una serie di disturbi che investono tanto il fisico quanto la psiche e non sempre arginare le conseguenti problematiche è impresa facile... Vediamo, quindi, come si manifestano e in cosa consistono sia il climaterio che la menopausa vera e propria. Per climaterio si intende quel periodo che segna il passaggio nella donna dalla piena maturità sessuale alla senescenza.
Mediamente questo periodo dura dai 10 ai 15 anni, ma né il suo inizio - che generalmente si verifica intorno ai 45 anni - né la sua fine verso i 60 possono essere individuati esattamente. La menopausa è caratterizzata invece dalla cessazione della mestruazione. Recenti ricerche sottolineano che oggi la menopausa si verificaintorno ai 50-52 anni. Tuttavia, il periodo che precede l'inizio menopausale vero e proprio è costellato da una serie di evidenti segni di irregolarità del ciclo che si accompagnano alla riduzione sistematica della sintesi degli estrogeni. Questi "segnali", peraltro, devono essere chiariti diagnosticamente poiché potrebbero anche celare vere e proprie patologie. Tra i sintomi tipici della menopausa, le vampate di calore, talvolta associate a sudorazioni improvvise, vertigini e formicolio o senso di solletico alle estremità. Le vampate possono presentarsi più volte nell'arco della giornata disturbando anche il sonno e lo stato di benessere nella sua globalità. Anche la sfera psichica risente del cambiamento ormonale e tanto l'umore quanto il comportamento possono esserne alterati. Fasi depressive e insonnia, pertanto, contribuiscono a minare la propria identità; va tuttavia precisato che ogni donna reagisce a questi sintomi in modo individuale. L'entità dei disturbi è spesso collegata ad una serie di condizioni psicosociali ed alla predisposizione personale. Interessanti recenti ricerche hanno evidenziato, a questo proposito, che a risentirne di più sono solitamente le donne insoddisfatte e inappagate dalla loro vita socio-culturale, sentimentale e professionale.
Van Keep, ad esempio, sottolinea che in India, nella casta dei Rayput, le donne dopo la menopausa assumono una posizione di particolare prestigio. Per queste donne la perdita della fertilità è associata ad una conquista sociale e, non a caso, i disturbi climaterici in loro sono praticamente non identificati. Anche altri interessanti studi hanno mostrato con chiarezza che presso alcuni paesi culturalmente evoluti le donne non riconoscono i disturbi tipici del climaterio; gli esempi in tal caso mostrano che la posizione culturale e sociale della donna esercita una influenza fondamentale circa il modo di affrontare questa fase particolare della vita. Va tuttavia sottolineato che vi sono disturbi oggettivi connessi alla menopausa che non possono essere trascurati e che inducono spesso la donna ad adottare, su consiglio medico, la terapia ormonale sostitutiva, in particolare quando le alterazioni metaboliche implicano un elevato rischio cardiovascolare e di osteoporosi. Proviamo a sintetizzare qui di seguito la sintomatologia in: vegetativa, psichica e oggettiva. Sintomi vegetativi: vampate di calore, sudorazioni improvvise, disturbi del sonno, palpitazioni, parestesie, mal di testa, vertigini, stanchezza, disturbi della circolazione periferica, ipertensione, meteorismo, stipsi, coliche delle vie urinarie o biliari ecc. In conseguenza, sintomi psichici: riduzione della concentrazione, della libido, del rendimento intellettuale, sfiducia in se stessi, aumento della tensione, tendenza alla depressione e all'esaurimento nervoso, aggressività, labilità dell'umore, paura di sbagliare, introversione, paura di perdere qualcuno o qualcosa, tendenza e abuso di farmaci o di alcolici, "panico della porta chiusa" ecc.
Sintomi oggettivi: alterazioni dell'apparato urinario e quindi facilità di cistite, dolori e infiammazioni fino alla incontinenza urinaria, riduzione del colesterolo HDL, aumento del colesterolo LDL e quindi alterazioni del circolo arterovenoso e della pressione, aumento del riassorbimento osseo e quindi osteoporosi e prolasso pelvico. Le conseguenze di tali alterazioni implicano in certi casi: arteriosclerosi e aumento dei rischi d'infarto cardiaco. Di alcune di queste problematiche entriamo più nel dettaglio a pagina 266 di questo Numero. I disturbi fin qui elencati dipendono ovviamente da una serie di ulteriori fattori di rischio, ad esempio la mannza di movimento e una errata alimentazione povera 'i calcio, abuso di nicotina, di alcolici e di caffeina ecc. La terapia ormonale, se da un lato aiuta la donna ad attenuare in modo significativo molti svantaggi, dall'altra comporta tuttavia notevoli rischi soprattutto se protratta nel tempo. Oggi, in virtù degli effetti indesiderati, spesso innescati dalle terapie sostitutive, la ricerca sta esplorando nuove soluzioni che non scatenino effetti collaterali. Anche in ambito omeopatico è possibile, ad esempio, trovare un supporto mirato che sia di ausilio oggettivo ai disturbi tipici della donna in fase critica; tra i vari rimedi uno in special modo, proposto dall'azienda Loacker Remedia (denominato Klimaktoplant), si è rivelato particolarmente idoneo pur non rappresentando una vera e propria terapia sostitutiva, ma agendo, piuttosto, sulla modulazione e stimolazione dei processi fisiologici.
Il medicinale omeopatico in questione contiene cinque componenti: Cimicifuga, Sepia, Ignatia, Sanguinaria é Lachesis che agiscono singolarmente ed allo stesso tempo in modo specifico sulla fisiologia femminile. La Cimicifuga agisce sull'ipotalamo, influenzando le funzioni neuro-endocrine. Il suo meccanismo d'azione. E’ soprattutto utile per le vampate di calore, e gli stati di eccitazione nervosa. La Sepia svolge la sua azione soprattutto sulla sfera emozionale (irritabilità, depressione, umore instabile) ma si rivela allo stesso tempo efficace per alcuni disturbi cardiocircolatori, i mal di testa, l'insonnia ecc. L'Ignatia ha una marcata azione sulla psiche ed aiuta la donna ad affrontare le alterazioni di tipo fisiologico, biologico e sociale che tendono a manifestarsi in questi casi. La Sanguinaria esercita la sua azione soprattutto nella sfera neuro-vegetativa e consente di attenuare le vampate di calore, la naula sudorazione fredda e i disturbi stenogastrici. La ,Lachesis, infine, ha un'azione equilibrante dell'insonnia e sugli stati umorali dovuti all'ansia. La sinergica azione di questi cinque rimedi unitari si è rivelata straordinariamente idonea nei confronti dei sintomi che caratterizzano il climaterio nel suo intero esercitando un'azione equilibrante, riattivante e stimolante di tutta la sintomatologia neuroendocrina propria della fase iniziale della menopausa e di una particolare serie di meccanismi propri di alcune patologie specifiche della menopausa stabilizzata.