L'aglio, tante qualità tutte da scoprire

Qual è il nucleo di verità delle antiche leggende? Oggi, la scienza ci dice che questa piccola pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Liliacee e originaria dell'Asia centrale, ha un influsso positivo sul sistema circolatorio. Aiuta cioè a combattere dei temuti nemici che sono, oggi più che mai, tra le principali cause dell''ictus, dell'infarto e di altre gravi malattie cardiovascolari: il colesterolo e gli altri grassi che si accumulano nel sangue. Colesterolo e grassi infatti, se presenti in grandi quantità, possono stratificarsi, con il tempo, sulla superficie interna dei vasi sanguigni dando origine alle cosiddette placche aterosclerotiche. II sangue, ostacolato da queste formazioni, scorre più lentamente e con difficoltà mentre il cuore, per far giungere ossigeno sufficiente agli organi e ai tessuti, è costretto a sovraccaricarsi di lavoro, con tutto ciò che questo comporta: affaticamento e conseguente rischio di malattie. La situazione peggiora ulteriormente se anche le piastrine, ovvero le particelle responsabili della coagulazione del sangue, cominciano ad aggregarsi: il sangue infatti aumenta di densità e circola ancora più lentamente. Naturalmente, per combattere in modo radicale questi problemi, bisognerebbe cambiare abitudini alimentari e stile di vita; può però venirci in aiuto una pianticella di uso quotidiano: l'aglio.
Il bulbo fresco dell'aglio infatti contiene una particolare sostanza che si chiama alliina. La molecola dell'alliina sì trasforma rapidamente in un'altra sostanza, I'allicina, che ha la preziosa proprietà di ridurre la quantità di grassi e di colesterolo presenti nel sangue e di impedire l'aggregazione delle piastrine. Inoltre, l'allicina dilata i vasi sanguigni, riducendo la pressione arteriosa. Il sangue può tornare così a fluire liberamente e il cuore non deve affaticarsi.
L'aglio dunque fa decisamente bene. Ma questo che cosa implica? Che per conservarci in salute dobbiamo mangiare ogni giorno spaghetti aglio e olio o bruschette? Per la fortuna di tutti coloro che a tavola non hanno una passione sfrenata per l'aglio la risposta è no. Numerosi studi clinici hanno evidenziata infatti che l'aglio esercita i suoi effetti benefici sull'organismo anche se assunto sotto forma di estratto secco. Una piccola dose quotidiana (500, 600 milligrammi) presa per almeno tre mesi consecutivi, è più che sufficiente per esercitare una buona protezione cardiovascolare, purché però l'estratto sia, come si dice in linguaggio tecnico, titolato in alliina minimo 1%. Questa frasetta, che troverete probabilmente scritta in piccolo sulla confezione, contiene in realtà un'informazione di grande importanza: indica infatti la percentuale di alliina presente nell'aglio secco, e cioè la percentuale della sostanza in cui (attraverso l'allicina che è il suo diretto derivato) sono effettivamente concentrate le doti salutistiche dell'aglio. Un aglio senza alliina non servirebbe a niente. Anzi, perché l'aglio passa esercitare la sua azione benefica in modo ottimale, la percentuale di alliina non deve essere inferiore all'1%.
Di fatto però, nell'aglio secco, questa percentuale non è fissa, ma può variare da estratto a estratto. Quindi fate attenzione quando scegliete il vostro aglio: non prendete il primo che vi capita, ma chiedete consiglio al farmacista e soprattutto leggete bene le indicazioni scritte sulla confezione. Ricordatevi che se acquistate un tipo d'aglio povero di alliina rischiate poi di doverne consumare una quantità spropositata per poter godere dei suoi benefici. E se in un primo momento vi sembrerà anche di risparmiare, scoprirete con il tempo di aver speso invece molto di più: perché i risultati tarderanno ad arrivare e dovrete insistere con la terapia più del necessario. Un altro suggerimento: attenzione all'estratto secco di aglio inodore e insapore. Forse qualcuno ve lo consiglierà facendovi balenare davanti l'illusione che i benefici dell'estratto secco di aglio possano essere disgiunti dalle sue caratteristiche meno gradevoli (almeno per alcuni). In realtà non è così: l'allicina, e cioè, come abbiamo visto, la sostanza che deriva direttamente dall'allíina, è anche responsabile del caratteristico profumo della nostra pianta. Quindi, se vi capita di assaggiare un estratto secco di aglio inodore e insapore, vuol dire che 1’allicina è assente, oppure è troppo poca o si è deteriorata, e quindi siamo in presenza di un aglio, per così dire, non "attivo" Oppure, vi può succedere di trovarvi in presenza di un aglio dove l'allicina c'è, ma in percentuale insufficiente. Anche in questo caso la cura potrebbe non dare i risultati sperati, a meno che, per introdurre un quantitativo di allicina sufficiente, non trangugiate metà della confezione del prodotto! Questa soluzione, oltre che scomoda, è poco conveniente sul piano economico. Infatti spesso accade che prodotti diversi a base di aglio presentino prezzi molto simili, indipendentemente dal contenuto di sostanze attive. È molto importante quindi scegliere con attenzione il prodotto e, soprattutto, non pensare che tutti gli estratti di questa pianta siano ugualmente efficaci.
Un aglio veramente efficace, dove l'allicina sia presente nella giusta percentuale, ha inoltre altre preziose proprietà, oltre a quella di proteggere le nostre vene e le nostre arterie. L'allicína infatti esercita anche un'efficace azione disinfettante contro i virus, i batteri e i funghi presenti nell'intestino e nelle vie urinarie. Che dire di più? L'aglio è un alimento sano e può essere consumato da tutti, a qualsiasi età. Sono veramente pochi i casi in cui lo si sconsiglia e che qui ricordiamo per scrupolo: è meglio non assumere aglio in presenza di ulcera gastrica e duodenale, se si stanno già assumendo farmaci anticoagulanti (l'aglio infatti, come abbiamo visto, aiuta a rendere il sangue più fluido) e, naturalmente, in presenza di particolari intolleranze.